2a Tappa Guillena – Castilblanco de los arroyos

Cena modesta ma buona presso l’Hostal Bar Ristorante “Frances” dove sono alloggiato, e sul vino “giovane” che mi hanno servito preferisco non dare alcun giudizio, ma per berlo ho dovuto usare tanta acqua!

Ho combattuto per caricare le foto sul blog ma con la modalità che ora posso usare è veramente dura e allora lascio perdere sperando che domani mi risolvano il problema in ufficio (della serie “il calzolaio ha sempre le scarpe rotte”.

Ottima dormita con il condizionatore sempre accesso, il stamattina mi preparo con calma, tanto la tappa è breve, parto dopo aver fatto colazione compresa nel prezzo ed essermi rifornito di acqua in abbondanza.

La giornata si presenta un poco nuvolosa, meglio, la temperatura oggi è sopportabile per camminare.

Attraverso Guillena per portarmi sul lungo fiume dove è presente sporcizia di ogni tipo. Le città e paesi qui sono pulitissimi ma le immediate periferie sempre sporche, sicuramente manca un poco di senso civico.

Attraversato il ponte un buon km lungo la statale N630 (vecchio ricordo e compagna di viaggio) entro in una zona industriale per poi prendere un sentiero rurale che mi accompagnerà fino quasi all’arrivo,

Attraverso frutteti, uliveti e i querceti della dehesa accompagnato da conigli selvatici che fanno le loro tane anche nel sentiero.

La dehesa è un ecosistema derivato dal bosco mediterraneo, costituito da specie arboree del genere Quercus (leccio, sughera) o altre specie come il faggio o il pino e uno strato erboso per il pascolo del bestiame.

Un aereo da turismo gira in tondo e mi segue per un poco, in lontananza si cominciano a sentire dei tuoni e si vedono anche dei nuvoloni neri in avvicinamento, sperimo bene,

Trovo anche delle mucche al pascolo (si fa per dire: qui è tutto bruciato) accompagnati da una decina di aironi bianchi che chissa perchè si trovano lì.

A circa metà percorso trovo un cartello che indica la presenza di una fonte, ci vado e trovo una piccola area recintata con al centro una pompa manuale. Sgorga subito abbondante acqua freschissima e dal sapore sufureo che bevo in abbondanza mentre faccio la sosta per fare respirare i piedi,.

Ritorno sul sentiero e comincia a pioviggina/re, assurdo: ieri crepavo dal caldo e oggi piove!
Copro lo zaino e ovviamente la pioggia finisce (ma sarà la prima puntata). Intanto esco dal bosco e incrocio di nuovo la N630 che seguirò su di un sentierino stretto parallelo in mezzo ad ebacce più alte di me, Credo che dalla volta precedente, quando sono passato qui, non abbiamo mai tagliato l’erba!

Arrivo quindi al bel paesino di Castilblanco, vado a vedere se l’albergue municipale è effettivamente chiiuso ( e così è) e mi dirigo verso verso il ricovero di oggi presso una affittacamere privata,

A 500 mt dalla destinazione inizia un bel temporale, diluvio, tuoni, fulminii e grandine. Riesco per tempo a trovare un riparo l’unico nei paraggi: la tenda esterna di un negozio di alimentari, dove attendo la fine della pioggia.

Quando pioviggina percorro correndo questi ultimi metri e mi rifugio a “Casa Salvadora” ottima sistemazione anche per oggi a un prezzo da albergue.

Solite cose di fine tappa e lavati i panni esce di nuovo il sole così gli asciugherà con calma.

Ora andiamo a scoprire questo paese di circa 5.000 abitanti.

Buona serata.