21a – Tappa – La Bañeza – Astorga

Percorsi 27 km in 4 ore e 50 minuti
Dislivello positivo: 150 mt
Nessun pellegrino incontrato.
Giornata inizialmente nuvolosa poi sereno, caldo nel finale.

Serata alla scoperta dei murales di questa città che ha l”onore di essere annoverata tra quella dove la street-art ha avuto maggiore diffusione ad esempio New York. Ne trovo di notevoli sia come espressione che come dimensione. Tutto è cominciato con un festival nel 2013. Valeva questa ulteriore fatica serale.

Un apertivo nel Bar delle “Brujas” (Streghe) e poi un ottima cena a base di zuppa locale con fagioli, salamino, peperoncino e altre verdure seguita da un filetto di tonno fatto con le verdure secondo le loro usanze: ottimo; il tutto con un buon vino tinto.

Prima di dormire arriva anche un piccolo temporale con 4 gocce di acqua che in qualche modo rinfrescano l”aria.

Oggi partenza dopo 6 e 30, finalmente si riposa una ora in più e ora sarà così fino alla meta in quanto programmerò tappe di lunghezza massima 25km, non ho fretta di arrivare!

Uscendo del paese incontro ancora molti bei murales e la prima statua di Santiago Pellegrino a grandezza naturale.

Lasciato l’asfalto ci si addentra in campagna in zone coltivate al solito mais e girasole, alcuni campi di quest’ultimo sono in piena fioritura e al levar del sole hanno dei colori fantastici. Alcuni estesi pioppeti e in breve arrivo a Palacios de la Valduema. Il paesino è ancora addormentato quando mi fermo per una breve sosta. Trovo una bella casetta tutta rivestita di conchiglie dedicata al camino di Santiago.

Si esce dal paesino e si imbocca una lunghissima sterrata di terra rossa e sassi che corre in mezzo a una dehesa, il paesaggio ricambia radicalmente: di nuovo querce e altri arbusti. Nei primi km a lato della strada le solite vergognose discariche di rifiuti di tutti i tipi.

Percorso abbastanza monotono e infinito, l’unica distrazione è la vista di un cervo che atraversa la strada e i soliti conigli. Il bosco finisce all”improvviso e lascia il posto a terreni incolti qualche campo di grano non raccolto, in lontananza si vede la chiesa del paese di Valderrey. Nei pressi dell’ ‘autostrada che incrocio per l’ ennesima volta, mi passano alcuni ciclisti domenicali che salutano.

Poco più avanti si passa il bel ponte romano di Balimbre ancora intatto e da li dopo oltre 20 km si sale al paesino di Celada dove con una deviazione raggiungo l’unico Bar per dissetarmi, in questo paese ci sono anche delle fontane con vasche di acqua popolate dai pesci rossi: in pò di allegria.

Ancora pochi km e sono a destinazione passando per la Plaza de España e raggiungendo la Cattedrale e il Palazzo Episcopale di Gaudì.

Oggi mi sistemo, da gran signore (in realtà ho scovato una offerta booking), nell’hotel proprio di fronte. Sistemazione abbondatemente gaudagnata alla conclusione de La Via de la Plata che termina proprio qui ad Astorga. Domani mi innesterò nel camino classico: quello francese.

Astorga è un comune spagnolo di 12.039 abitanti situato nella provincia di León, comunità autonoma di Castiglia e León.
Cittadina medioevale, sorge nell’aspra e povera zona montagnosa detta La Maragatería del versante sud-ovest della Cordigliera cantabrica.

Il primo insediamento umano risale al periodo dei Celto-Liguri, conquistata dai Romani la città prese il nome Asturica Augusta e si ingrandì. È citata da Plinio il Vecchio che la definisce una splendida città. Tiberio nel 24-25 costruì la strada che congiungeva la capitale della Lusitania Emerita Augusta (Mérida) con Astorga e una testimonianza della presenza romana sono resti delle mura e dell’Ergastula grande carcere di schiavi visibile oggi nei sotterranei delle casas consistoriales.
Nel Medioevo divenne un’importante tappa del Camino de Santiago nel tratto fra León e Ponferrada: qui infatti la via di pellegrinaggio proveniente dal sud, la Vìa de la Plata, si riuniva al Camino francés, e per questo rafforzò la sua cinta muraria. La lingua leonese è ancora parlata nella regione.

Durante la Guerra d’indipendenza spagnola (1808 – 1812) Astorga resistette ad un duro assedio da parte delle truppe napoleoniche che risultò in una dura sconfitta per gli attaccanti. Questo episodio valse alla città il titolo di Benemerita.

Per i meriti conseguiti dalla città e dai suoi abitanti lungo i secoli Astorga vanta il titolo di Città nobilissima, leale, benemerita, magnifica, augusta e bimillenaria.

Astorga è sede vescovile ed ha una bella Cattedrale di origini antichissime. Sorge infatti sul posto di una basilica del III secolo, sostituita poi nel 1069 da una chiesa romanica. L’edificio attuale di stile gotico fiammeggiante fu iniziato nel 1471 ma finito nel XVII secolo per cui risulta un misto di forme gotiche, plateresche, barocche, comunque piacevole.

Opera del 1887-1894 di Antoni Gaudí nel suo stile neogotico particolare è il Palacio Episcopal trasformato nel 1963 in Museo de los Caminos che conserva manoscritti, documenti, dipinti, statue che si riferiscono ai pellegrinaggi a Santiago di Compostela.

Nella Plaza Mayor si trovano le Casas consistoriales rinascimentali del secolo XVII con la facciata a torri e con un orologio a figure (che rappresentano alcuni Maragatos) che battono le ore. La chiesa di Santa Maria, che si affaccia sulla piazza della Cattedrale, faceva parte di un monastero del X secolo, poi è stata rifatta e barocchizzata. Nella stessa piazza sono anche: la Capilla de San Esteban, cappella gotica del Seicento e l’Hospital de San Juan, il più importante del camino di Santiago in Spagna costruito nel 1178 e rifatto nel XVIII secolo.