17a Tappa – Salamanca – Calzada de Valdunciel – El Cubo de la Tierra del Vino

Percorsi 34 km in 5 ore e 55 minuti
Dislivello positivo: 270 mt
Incontrati 2 pellegrini in bicicletta
Giornata serena, nessuna nube, freddino al mattino, poi con il sole si arriva a 35 gradi.

Ieri sera quasi nulla da raccontare, sono segregato in una zona alla fine di Salamanca (proprio la fine) ci sono solo 2 hotel con annessi ristoranti.
Sono riuscito a “trattare” un buon prezzo per la mezza pensione per cui ho cenato all’hotel. Ho mangiato un nuovo taglio di carne di maiale: l’Abanico Iberico fatta alla piastra. Abanico vuol dire ventaglio e questa parte del maiale è quella che avvolge la costa all”esterno. E’ un pezzo raffinato con venature di grasso che con la cottura diventa gustoso e succoso, sembra un pò le bistecche di collo, ma più magro. Veramente ottimo con 2 coppe di un buonissimo Ribera del Duero (sono vicino a questa zona).

Ottima dormita e stamattina pronto al solito orario, trovo anche il cestino della merenda (la colazione era compresa) con un po di tutto, lo consumo in parte subito e tengo la frutta per le ore più calde mi sarà utile sicuramente.

Dopo un paio di rotonde sulla statale, prendo subito una strada sterrata che in mezzo ai campi ora in gran parte di grano già raccolto, mi porta fino a Aldeaseca de Armena, è buio ma un vecchietto è già in giro per il paese e mi indica anche la strada. Gracias.

Altro bel rettilineo in mezzo a campi ora anche di girasole ancora in fiore e qualche vigna fino a Castellanos di Villiquera. Un km prima del paesino si trova un centro sportivo con un campo di calcio di allenamento sommerso dalle erbacce, il campo da gioco belle verde e curato con tanto di tribuna coperta e spogliatoi con un bel murales in tema. A seguire campo da tennis e da basket. Chissa quanti giovani ci sono qui? Il paese conta poco più di 500 abitanti.

Nel paese altri murales molto suggestivi decorano case e garages. Qui mi fermo per la prima pausa piedi (oggi voglio arrivare tranquillo e quasi guarito) seduto su una panchina davandi ad un pozzo.

Altri rettilinei, sempre in mezzo a i campi, fino a Calzada de Valdunciel dove sosto con deviazione A/R nell’unico bar per bere qualcosa perché poi ci sono oltre venti km senza nulla. Mi ci è voluto molto coraggio a fermarmi li perchè l’ambiente era veramente “lurido”, penso che li muoia perfino Covid, comunque sono sopravvissuto.

Ora il cammino seguirà pari pari l’autostrada de la Plata, fiancheggiandola quasi fino All’arrivo. Lo scorso cammino avevo percorso la statale N630 che segue l”autostrada dall’ altro lato ed ho un bruttimo ricordo, meglio allungare il percorso che fare 20 km di asfalto.

Nel tratto prima di raggiungere l”autostrada mi passano due pellegrini ciclisti che salutano, trovo anche il solito deposito di immondizie in mezzo ai campi con tanto di forno elettrico.

Il percorso, seppur quasi rettilineo per bella pista di terra (i piedi ringraziano) concede delle belle viste sui campi e territori adiacenti dove stranamente, in alcuni, devono ancora raccogliere il grano. Campi di granoturco, girasole, patate, un po di tutto con anche, ovviamente, l”irrigazione.

In uno dei tanti sottopassi di scarico dell’ ‘autostrada ha dormito Germano, l’ ho riconusciuto dalla foto che mi ha mandato, all’interno anche un bel murales.

Sui recinti e sulle piante secche ai lati della strada oggi ho trovato una miriade di piccole lumache, sembrano proprio copiate dal mio simbolo dei 60 anni.

Nonostante le tante deviazioni dovute ai cavalcavia e gli innumerevoli saliscendi, il percorso anche oggi è stato molto divertente per gli occhi e rilassante per la mente, veramente bello.

Arrivo a destinazione e prima del paese c’è un grande impianto di betonaggio che questa volta è fermo e forse chiuso.

L”albergue di oggi si trova a inizio paese in una piccola fattoria, vengo accolto e immeditamente disinfestato.
Sistemazione modesta ma pulitissima, mi offrono anche acqua fresca e un piccolo spuntino nel mentre scambio quattro chiacchiere con il loquace proprietario.
Cenerò qui perchè ho notizia che qui comes bien y bebe meyor!

Ciao ciao, domani si va a Zamora.

Ps Ultime notizie mi informano che non si potrà sostare a Granja de Moruela dove il cammino si biforca verso quello Sanabrese o verso Astorga, causa Covid albergue e casa rurale sono chiusi (ho anche telefonato di persona), bisognerà trovare una soluzione che purtroppo sarà quella di saltare la tappa con il bus: non ci voleva.