11a Tappa – Anadia – Albergaria-a-Velha

13 giugno 2018

Percorsi: 34 km in 6 ore e 30 minuti

Dislivello positivo: 450 mt

Giornata inizialmente nuvolosa, poi finalmente sole, percorso alcuni tratti con un pellegrino portoghe

Giro per il centro di Anadia dove incontro Silvia e Caterina: possiamo cominciare a festeggiare il mio compleanno.

Bottiglia di brut del luogo al bar Bacchus e poi a cena in un ristorantino a base di bacalao e tanto vinto tinto finalmente di qualità. Piacevole serata di conversazione che si conclude per la prima volta al buio: sono le 23. Zaino da preparare e fatte le altre faccende restano meno di 5 ore da dormire.

Puntuale alle 6 trovo anche la colazione pronta, anticipata solo per me: grazie.

Oggi la tappa sarà caratterizzata dal passaggio in un infinità di paesini tutti attaccati tra di loro e il percorso sarà quasi tutto su asfalto intersecando parecchie volte la trafficata strada statale e passando per parecchie zone industriali.

In tutti i paesini immancabile la chiesetta solitamente bianca e a volte tutta piastrellata comunque sempre chiusa.

In una zona industriale incontro un pellegrino portoghese e facciamo un po’ di strada assieme quando, da un capannone, esce un signore con due sacchetti con una bottiglia d’acqua fresca e 2 mele e ce li consegna.

Grazie a Nelson Ribeiro Simões. Mi fermo ed entro un attimo nel capannone dove si produce e invecchia aguardiente (grappa) ma alle 9 di mattina è presto per un assaggio.

Arrivo così ad Agueda bella cittadina sul fiume omonimo dove mi fermo nella piazza per la sosta piedi.

Si riparte in salita passando davanti alla scuola enologica dove nel cortile si trovano due file di grandi botti di cemento dalla forma particolare a palla dipinte di colori vivaci ed un monumento a forma di tappo di spumante gigante.

Dopo la dura salita si passa una lunga zona industriale ed una serie di paesini per scendere poi al fiume Marnel che
attraverso su un ponte romano. Un bel ponte dalla forma sinuosa, a cinque arcate, situato sulla calzata romana che collegava Coimbra a Porto.

Attraverso poi un altissimo viadotto sulla statale sulle chiare acque del fiume Vouga.

In questa zona si intravede ovunque acqua: fonti, canali, fiumi, ruscelli. Acqua che rende fertili queste terre.

Poco dopo inizia una strada in terra battuta, finalmente, che si addentra in un enorme piantagione di eucalipti. Sono 3/4 chilometri di solitudine. Intorno a me solo i maestosi alberi mossi a fatica dal un fresco venticello che allevia il caldo che finalmente è arrivato.

Uscito dal bosco arrivo in breve e sempre in salita a Albergaria-a-Velha, bella e ricca cittadina di antiche origini, ma che conserva poco dell’antico passato.

Mi sistemo in una pensione, sufficiente per oggi e mi sistemo, poi le solite faccende ed un riposino.

Ora esco a fare un giretto per il paese e a cercare un posto per la cena.

Ciao ciao a domani.