17a Tappa – Torrijos – Escalona – Almorox

Percorsi km 35

Passeggiata serale per Torreijos, bella cittadina pulita ed elegante di circa 13000 abitanti. Ho percorso le vie del centro, affollate di gente in modo particolare nelle piazze, fino a raggiungere la chiesa per il timbro, purtroppo è chiusa. Proseguo fino al comune, un bel palazzo del 1500 ottimamente restaurato, nell’ ufficio della polizia locale non trovo nessuno ma nell’atrio trovo le donne delle pulizie alle quali chiedo; ben volentieri procurano un timbro da una scrivania e mi risolvono il problema. Ripasso dalla chiesa, ora aperta, trovo il sacrestano che immediatamente chiama il parroco al cellulare, in cinque minuti arriva con il suo timbro e così oggi fanno due.

Rientro per la cena e poi a nanna domani altra bella tirata.

Partenza prima delle sei, oggi fa freddo e tira un forte vento da nord, basta pensare alle giornate passate e subito torna caldo. I primi cinque km fino all’abitato di Val de Santo Domingo sono sulla statale, pertanto procedo rapido, poi in mezzo a campi fino alla levar del sole poi passare in mezzo agli ulivi. Verso le 9 arrivo a Maceda piccolo borgo con un magnifico castello e altre vestigia antiche, mi fermo a fare colazione con degli ottimi churros appena sfornati.

Mi avvio poi ad affrontare, spero, le ultime mesetas in direzione di Escalona. Cammin facendo incontro alcuni ciclisti in senso contrario, uno si ferma e mi chiede se vado a Santiago e poi mi augura buen camino. Passato una bella tenuta con un grande uliveto e salutato il cane a guardia dell’ingresso, inizia la discesa verso Escalona con il suo castello ben in vista. Al solito queste periferie sono sempre una discarica edile. Trovo poi un grande parco solare di pannelli fotovoltaici con un sistema di movimentazione particolare. Passati alcuni terreni incolti, alcune vigne ed ulivi arrivo ad incrociare di nuovo la statale per poi dirigermi verso il paese che si trova arroccato sul un colle e cinto in parte dai resti delle mura. Attraversato il rio per un ponte molto stretto, trafficato e pericoloso per il viandante, affronto la salita per una e”scalona” molto ripida fino ad imboccare una stretta calle piena zeppa di frecce gialle, che ovviamente dove non servono abbondano, che mi porta nella piazza principale dove fervono i preparativi per la festa di San Rocco. Mi fermo a bere qualcosa al bar, riparto attraversando la piazza con fatica per il viavai di persone e mezzi, per dirigermi verso la chiesa ed uscire dal paese, ora zero indicazioni, passo poi una via dove si svolge il mercato settimanale e finalmente trovo la via di uscita.

Ora si scende rapidamente verso un Rio per poi attraversarlo sui resti di un ponte romano e risalire l’altura di fronte per un sentiero che definirlo disastrato è poco, duro banco di prova per i piedi. Si estende ora davanti a me una lunga meseta incolta e la stradina passa in mezzo a due alti recinti di filo spinato, sembra di essere in un campo di concentramento! Alcuni cavalli a pascolo e poi il nulla, solo qualche quercia di tanto in tanto.

Finiti i recinti arrivo in vista di Almorox, ancora 5 km in mezzo a questi campi incolti e con il sole che batte forte, di alberi nemmeno l’ombra e nemmeno un po’ di brezza fresca, unica soddisfazione: le montagne di avvicinano.

Arrivo a Almorox, stanno montando le giostre nel campo sportivo per la festa di San Rocco anche qui, trovo subito la sistemazione di oggi presso la Posada Bemi ed azzanno subito il meritato panino con una buona birra ghiacciata.

A domani.