4a Tappa La Real de la Jara – Monesterio – Fuente de Cantos

Raggiungere il centro del paese mi costa un km di strada ma devo fare rifornimento (liquidi) e in qualche modo cenare.

L’hostal si trova alla fine di una zona industriale, la sistemazione è ottima ma la sera non ci sono servizi lì vicino, infatti il bar che ho trovato aperto all’arrivo èè chiuso.

Anche questa volta non riesco a visitare il castello medioevale risalente al XIV secolo che si trova proprio sulla collina che domina il paese, per cui, dopo avere fatto la spesa, entro in un bar antiquato per un aperitivo in attesa della cena anche stavolta dopo le 21.

Il ristorante che mi era stato indicato (l’unico serio) è ovviamente chiuso per cui ripiego presso la casa della cultura dove in quanche modo mi sfamo.

Stamane partenza alle 5.30 precise, tappa lunga oggi (in relatà sono 2 tappe), scendo in paese che percorro interamente fino ad prendere una strada sterrata che mi porta fino al castello de las Torres, che si trova esattamente sul confine con l’Estremadura. Le sue rovine, illuminate solo dalle stelle sono uno spettaccolo unico!

Riprendo la strada e in continua salita, in attesa che si alzi il sole, sempre in mezzo a pascoli recintati di querce mi porta ad incrociare la N630 in corrispondenza della nuova ermita di San Isidro ovviamente chiusa. Passata la svincolo con l’area di servizio dell’autostrada percorro la statale deserta per alcuni km, intanto è sorto il sole ma il percorso è completamente in ombra.

Lasciata la statale inizia la lunga salita verso l’alto della croce che precede Monesterio, molti allevamenti di maiali si trovano lungo questa stradina, ogni tanto anche qualche pecora al pascolo.

Raggiunta la croce si scende a Monesterio dove mi fermo a fare colazione. Una tappa è percorsa. Monesterio è famoso per la produzione del prosciutto crudo di alta qualità (secondo loro), a suo tempo ho avuto modo di degustarlo ma rispetto a nostri non ci sono paragoni.

Percorso anche qui tutto il paese mi inoltro di nuovo in mezzo ai pascoli, il percorso per la prima metà non è impegnativo ed è piacevole nonchè ombreggiato.
La seconda parte che inizia con la vista in lontanaza della destinazione di oggi (ma mancano ben 12 km) si svolge in una larga meseta ondulata dove l’ombra non esiste e percorrerla nel pomeriggio con le temperatura che superano abbondantemente i 40 gradi saràà dura!

Dall’esperienza della prima tappa di questo cammino ed avendo liquidi a sufficenza riesco a percorrerla con tranquillità trovando anche un piccolo punto di sosta quasi a metà.

A 3 km dall’arrivo trovo, in mezzo a questa landa bruciata, una bella villa con piscina “Villa Camino di Santiago”. Mi fermo all”ombra del pilastro del cancello ed esce il proprietari che mi serve acqua fresca e birra analcolica: Miracolo del cammino numero 3!!!

Rifocillato fare questi ultimi km, sole e caldo non srannno un problema.

Anche per oggi ho trovato una ottima sistemazione in un Hotel ricavato in una vecchia fabbrica di farina, con un super sconto per i pellegrini, dalle informazioni hanno anche una ottima cucina e ottima birra (verificato subito).

Saluti.